Stephen Hawckins

Noi esseri umani siamo dei tipi curiosi. Siamo sempre a caccia di risposte. Le inseguiamo sui terreni più ardui, chiedendoci se la vita ha un significato. Penserete che si tratti di una questione filosofica, ma, secondo me, la Filosofia è morta. La risposta è nella Scienza. Stephen Hawckins, Disegno dell’Universo, parte II.


... e miglior ventura per noi sarebbe se i problemi di Firenze e della Toscana fossero visti e risolti con l’ occhio e le decisioni dei Fiorentini e dei Toscani”. Anonimo toscano

Chi nella vita crede di procedere senza le sacre leggi della logica e della matematica, si pasce di confusione. Leonardo da Vinci

lunedì 13 maggio 2013

LA PISTA CIFRATA

LA PISTA CIFRATA

C’è un gioco per i più piccoli sulle riviste di enigmistica che si chiama “La Pista cifrata”. Le regole son semplicissime. Su un riquadro bianco vien proposta una serie di punti numerati da uno a n, da congiungere con segmenti rettilinei seguendo la numerazione da uno a n. Ne vien fuori un disegno di senso compiuto.
    Anche il disegno storico che ci hanno insegnato a scuola da almeno 150 anni a questa parte (ma anche da prima) è stato e vien compiuto congiungendo diversi e numerosissimi punti. Solo che...
    Se andate a cercare per conto vostro, fuori delle veline ministeriali, come sono stati posizionati i punti e quanti di essi sono veri, falsi, semi-veri e semi-falsi, trovate che ci hanno propinato un disegno storico non solo discutibile, ma addirittura falso. No! Non c’è corrispondenza tra il disegno e la posizione dei punti veri...
    Com’è possibile, vi chiederete? Ma è semplice. Chi decide quali punti considerare e quali da scartare? Chi ha il potere di aggiungere punti dove gli fa comodo o togliere quelli scomodi? Insomma, chi scrive la Storia?
IL PADRONE! che può essere un tiranno, un dittatore, un monarca assoluto, un monarca costituzionale, una repubblica presidenziale, una repubblica rappresentativa (vedi le mestruazioni cerebrali di certi intellettuali sulle teorie elitarie); in breve chi fa le leggi e si appella a ogni pié sospinto alla legalità?
    Pensate a quante volte vi han chiuso la bocca col dire che “ è la legge”. Vi spennano con tasse, soprattasse, imposte, accise, addizionali, bolli, e a ogni conato di rivolta, vi tappan la bocca con “la legge lo prescrive”. 
    Vi dicono che la legge è necessaria per una convivenza civile. E’ vero. Ma non vi dicono che la legge, per essere valida per tutti con sane basi contrattuali e democratiche, deve essere condivisa. Quante volte vi han chiamato a condividere uno statuto o una costituzione? MAI! MAI! Vi hanno imposto centinaia di migliaia di leggi e leggine senza mai chiedervi una volta, una sola volta, se vi stavan bene o no.
    Per la verità, una volta il cosiddetto popolo italiano è stato chiamato a un referendum: nel 1946, per scegliere repubblica o monarchia. Ma era un referendum perfettamente inutile, ove si pensi che la monarchia stessa era stata imposta con la prepotenza e si era comportata così ignobilmente da essere rigettata senza discussione alcuna e senza bisogno di un referendum... E’ stato un colpo di coda degli amici del PADRONE.

In conseguenza di queste considerazioni credo sia il caso di iniziare una rilettura di vicende storiche in modo da correggere la qualità e la posizione di tanti puntini. Quanti? Non lo so, so che son tanti, troppi, che non è fatica da affrontare al singolare, ma, al contrario, necessita della più vasta collaborazione da parte di tante altre persone di buona volontà, disposte a reperire, correggere, aggiustare, spolverare, lucidare, riposizionare, il maggior numero possibile di punti in modo da correggere il disegno e renderlo ragionevolmente credibile.

Diamo dunque inizio a una serie (ad libitum) di RILETTURE STORICHE
Cominciando dalla Toscana è ora di rileggersi un pò di Storia lontano da cattedre e da saccenterie abusate e stantie. In questo spirito propongo “La fine della Toscana” di Anonimo, fiorentino credo.

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