Stephen Hawckins

Noi esseri umani siamo dei tipi curiosi. Siamo sempre a caccia di risposte. Le inseguiamo sui terreni più ardui, chiedendoci se la vita ha un significato. Penserete che si tratti di una questione filosofica, ma, secondo me, la Filosofia è morta. La risposta è nella Scienza. Stephen Hawckins, Disegno dell’Universo, parte II.


... e miglior ventura per noi sarebbe se i problemi di Firenze e della Toscana fossero visti e risolti con l’ occhio e le decisioni dei Fiorentini e dei Toscani”. Anonimo toscano

Chi nella vita crede di procedere senza le sacre leggi della logica e della matematica, si pasce di confusione. Leonardo da Vinci

mercoledì 22 maggio 2013

SPERANZA IN UN FUTURO MIGLIORE?

Titalic & Rubrica silenziosa 8 Maggio 2013 - da L’INDIPENDENZA.it, quotidiano on line.



Speranza in un futuro migliore?
Indice crollato del 40% in un anno




di REDAZIONE



Diminuisce la speranza degli italiani in un futuro migliore: in un anno, dal 2012 al 2013, l’indice di speranza si e’ abbassato del 40%. Allo stesso tempo il 93% dei cittadini chiede aiuto alle istituzioni, affinche’ la alimentino. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto dall’Istituto Piepoli, che sara’ presentato durante il seminario ”Oltre la crisi: comunicare la speranza” in programma domani all’Universita’ Roma Tre. I dati rilevano che a oggi il 51% dei cittadini ha meno speranza nel futuro rispetto all’anno scorso. Solo l’11% dice di averne di piu’. L’86% (il 73% nel 2012) ritiene che la comunicazione giochi un ruolo strategico per la ripresa dalla crisi e l’89% (87% nel 2012) auspica che la pubblica amministrazione possa essere piu’ trasparente nel presentare i suoi servizi ai cittadini. ”In sintesi – si legge in una nota – c’e’ una fortissima domanda di comunicazione della speranza, che si traduca pero’ in annunci cui facciano seguito provvedimenti concreti”. Dal sondaggio emerge infine che le parole chiave necessarie ad alimentare un’autentica comunicazione della speranza sono, nell’ordine: lavoro (48%), innovazione (27%), tecnologia (20%) e investimenti (14%).

Nota in calce del responsabile del blog.
 

Presi in una tragica spirale di furti, rapine, malversazioni e parassitismo spinto all’eccesso, non c’è altra via che dar corso a una Costituente per uscire dalla maledetta spirale e ricontrattare le condizioni di appartenenza a un paese civile.

    Per esempio, partendo da certe considerazioni di base come queste:
    Il federalismo è la migliore forma di organizzazione statale, finché qualcuno non venga a dimostrare il contrario.
    Ma il federalismo è secondario alla libertà e alla democrazia. Senza libertà non esistono uomini liberi, e i contratti da stipulare per federarsi, per essere validi e legittimi, richiedono uomini liberi, di contrattare, di stipulare. 
    Le decisioni poi, da prendere per stipulare contratti federativi, devono essere prese col metodo democratico (una testa un voto) in tutta libertà. Forse non è il metodo migliore in assoluto, ma tutti gli altri metodi sono peggiori, finché qualcuno non venga a dimostrare il contrario.
    Lapalissiano... Tanto lapalissiano che nessuno, dopo 150 anni d’italia, ha mai proposto una costituente libera e democratica per stendere una Costituzione basata non su crêdi religiosi e su ideologie o altro, ma solo sul buon senso e sul rispetto.
    Ovviamente i rappresentanti del Popolo, chiamati a stendere la nuova Costituzione, saranno eletti a suffragio universale col metodo proporzionale puro, senza interferenze o diktat dei mammasantissima partitocratici. Chiunque sarà libero di candidarsi per far parte della Costituente.
     Il Contratto (costituzione) che uscirà dalla Costituente infine, sarà sottoposto all’approvazione del Popolo mediante referendum senza quorum, non semplicemente firmata da qualche capoccia autoreferenziato di qualche associazione qualsiasi.
     Ove non sia approvata, si ricomincia daccapo.


Memento: 

"Chi nella vita crede di procedere senza le sacre leggi della logica e della matematica, si pasce di confusione."                                                                              Leonardo da Vinci

"Con il consenso della gente si può fare di tutto, cambiare i governi, sostituire la bandiera, unirsi a un altro paese, formarne uno nuovo".                                            Gianfranco Miglio                  

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